Immagine-del-marchio-Sana

SANA austera e vegana

Tante le novità nel mondo creativo e variegato del Biologico per soddisfare ogni tipo di esigenza di benessere e salutistica


Il 10 settembre, si è chiusa la 35a edizione di Sana, dedicata quest’anno all’innovazione, uno step importante per una manifestazione sempre molto apprezzata da chi la frequenta da decenni in qualsiasi veste: espositore, compratore o semplice visitatore.
I buyer presenti non avevano che l’imbarazzo della scelta tra le tantissime e invitanti proposte sia nel campo Organic & Natural Food sia nel comparto Care & Beauty.
Un vero vaso di Pandora ricco di nuovi alimenti fruibili anche per chi soffre di allergie o intolleranze o è solamente curioso di gustare sapori diversi, spaziando anche nel mondo vegetariano o vegano, rivisitati in nuove combinazioni culinarie. Un’occasione unica per avere a portata di mano, meglio ancora di bocca, degustazioni dai sapori inusuali, ma tutte da assaggiare, nate dall’estro e dalla fantasia degli chef presenti, per mettere alla prova le proprie papille gustative.
È stata offerta una vasta gamma di prodotti gluten free, salutari e benefici per l’organismo quali i corn flakes a base di avena, miele e frutta secca, i cornetti veg senza zucchero e i baci dama al burro di karitè, che non avevano nulla da invidiare alla produzione tradizionale.
Anche alcuni tra i manufatti tipici, come il panettone e il pandoro anch’essi gluten free, le uova di Pasqua senza lattosio, legati alle nostre festività sono continuo oggetto di studio e sperimentazioni, in modo che tutti possano gustarli con piacere. Sono stati presentati all’interno della Free From Area di SANA durante le cooking demo del Maestro Francesco Favorito, fondatore della World Gluten Free Academy, eminente personaggio nel mondo della pasticceria, un autentico esperto di intolleranze alimentari e di alimentazione vegana.
Passeggiando e curiosando tra uno stand e l’altro, ho scoperto una vera chicca: il fico d’India nella sua versione “multitasking” ricco di proprietà benefiche e nutritive: è molto versatile e si presta con ottimi risultati a essere trasformato in bevanda, succo e confettura, non solo, se ne ricava anche un’acqua fresca e dissetante.
E continuo la mia indagine tra le novità. Trovo molto interessanti gli integratori sotto forma di barretta a base di bamboo e canapa, ma il top, a mio avviso, è rappresentato dalle tisane tascabili, piccole compresse avvolte nella carta come le caramelle e proposte in agevoli kit multigusto, da sciogliere al bisogno anche in acqua a temperatura ambiente.
Per il benessere olistico sia fisico sia spirituale, sono state create ad hoc le tisane filosofiche, a ciascuna bustina viene abbinato un mini-racconto, dedicato a ogni sentimento o predisposizione d’animo: amore, umiltà, pazienza e tanto altro, tempo di lettura cinque minuti, esattamente quello dell’infusione. Un vero toccasana per chi è stressato o ansioso e ha bisogno di prendersi una piccola pausa dalla vita quotidiana.
Di Care & Beauty ho raccontato con dovizia di particolari in occasione di SANA 2022 e sostanzialmente ho visto confermate tutte le tendenze dell’anno passato, sempre con un focus particolare sui prodotti anti-age e anti-ossidanti, ricchi di principi attivi, settore dove la ricerca non si ferma mai in una fruttuosa combinazione tra erboristica, cosmetica e tecnologia, con particolare attenzione alla sostenibilità di ogni comparto della filiera: dal processo di produzione fino al packaging.
Degni di nota nell’ambito delle cure per la casa sono i detergenti enzimatici per pulire, deodorare l’ambiente dove viviamo e per la manutenzione degli elettrodomestici che usiamo più di frequente: lavastoviglie e lavatrice.
Dalla lavastoviglie ai piatti e quindi al cibo il passo è breve. La mia prima autentica passione: i frutti della terra che, a poco a poco, prendono vita come alimenti gustosi e saporiti, sia cucinati sia crudi, per il piacere del nostro palato.
Percorro sempre con piacere gli stand del Food, scambio sempre volentieri due chiacchiere con i nuovi espositori, se hanno due minuti a disposizione, mi faccio raccontare la loro storia e chiedo sempre delle loro scelte etiche e sostenibili, che richiedono passione e sacrificio.

Festival-del-Letame


Quest’anno l’incontro che mi ha colto di sorpresa è stato quello con un poster “Festival del letame”, mi sono fermata di botto, pensando che fosse una provocazione, per attirare l’attenzione dei visitatori sugli allevamenti intensivi o qualcosa del genere, ma leggendo mi sono resa conto che si trattava di un evento serissimo e, aprendo il link, si troveranno moltissime altre informazioni e notizie sul Parmigiano Reggiano Biologico del Caseificio Sociale Santa Rita Bio, sul recupero di una storica razza di vacche, le Vacche Bianche Modenesi che da 240.000 negli anni ’40, negli anni ’90 si erano ridotte a 200 e quindi considerate estinte.
E poi a SANA è anche il tempo degli amici. Ci si rivede un anno dopo l’altro, si beve un bicchiere di vino, di quello buono e ci si aggiorna sulle novità. In questa edizione del 2023, amici di vecchia data non ne ho ritrovati, ma ho avuto modo di approfondire conoscenze del recente passato.
Una sosta, direi doverosa, allo stand di Gino Girolomoni è sempre nel mio carnet, una sorta di mini pellegrinaggio per rendere omaggio alla memoria di un uomo di grande statura nell’ambito dell’agricoltura biologica, un pioniere che si è dato anima e corpo a questa esperienza totalmente innovativa e fors’anche rivoluzionaria, traendone sicuramente molta soddisfazione, ma anche tanti problemi. Ed è da lui che ho imparato che l’agricoltura può essere anche un grande libro a cielo aperto, come ho scritto in questo articolo

Foto-di-Gino-Girolomoni
Gino Girolomoni


Valentina, che avevo conosciuto prima del covid con i suoi funghi prataioli, mi mette sempre allegria: tutti questi vassoietti con i piccoli funghi in fila, tutti ben ordinati, (per chi non ha tempo ci sono anche quelli già tagliati a fettine) o quelli un po’ più grandi, nelle cassettine, con le loro testoline rotonde color latte, mi ricordano l’infanzia.
Una sosta presso questo stand è molto piacevole, perché la signora Valentina, molto generosa, è sempre prodiga di ricette sfiziosissime. In questa occasione, ho conosciuto anche il signor Alberto, veramente gentile e appassionato al suo lavoro, che in una mail, dopo la mia visita a SANA mi ha invitato a visitare l’azienda, che mi piacerebbe programmare per la prossima primavera.
Last but not least mi ero tenuta in serbo per la mia ultima tappa, come la classica ciliegina sulla torta, il boccone più saporito in fatto di novità, una recentissima conoscenza, coltivata unicamente via mail ed ero molto curiosa: il Mulino Val d’Orcia
Le mie aspettative, come prevedevo, sono state pienamente soddisfatte. Al primo impatto, ho avuto l’impressione che un pezzetto di Val d’Orcia o, meglio, i suoi colori fossero approdati allo stand e restituiti al pubblico dalle nuances delle accurate confezioni di pasta, da dove occhieggiavano, invitanti, formati diversi, per esempio pici, penne, spaghettini che rimandavano il pensiero a saporite ricette. L’atmosfera era allegra e spumeggiante, tutto merito dello staff e di Daniele Savi, il mio corrispondente di mail che, molto disponibile e molto gentile, nonostante la situazione impegnativa, mi ha dedicato del tempo.
Anche se questa edizione di SANA mi è parsa molto austera e poco incline all’aria di festa che di solito la contraddistingue, ha comunque presentato un bouquet di novità importanti soprattutto nel campo delle intolleranze alimentari e delle allergie, frutto di una approfondita e selettiva ricerca da parte dei produttori e grande campo di studio e sperimentazione anche per il futuro.
Intolleranze e allergie, un settore di ricerca in progress sul quale è puntato il focus di molti produttori per la salvaguardia della salute dei compratori

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